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abbassalingua

Tre tipologie di abbassalingua

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In uno studio otorinolaringoiatrico, uno degli strumenti indispensabili per effettuare le visite è l’abbassalingua. Viene utilizzato dallo specialista per ispezionare la cavità orale e la faringe, esaminare le condizioni di salute del paziente e individuare eventuali disturbi o patologie. 

Senza l’uso di questo bastoncino, la lingua del paziente potrebbe facilmente sollevarsi impedendo al medico la vista della bocca e della gola. 

Questo strumento viene posizionato sulla lingua per abbassarla, da qui il suo nome, per effettuare gli esami.

In genere, sono tre le principali tipologie di abbassalingua. Come sono fatti, quali caratteristiche hanno e come funzionano?

Abbassalingua: caratteristiche, come funziona

L’abbassalingua è un bastoncino dalla forma piatta e allungata e la punta arrotondata, molto simile al classico stecco del ghiacciolo realizzato in legno o acciaio. E’ monouso, in genere confezionato singolarmente in una bustina trasparente per garantire l’igiene. Il dispositivo non viene progettato per essere necessariamente sterile come regola generale in quanto non viene introdotto in una zona del corpo altamente vulnerabile. Di solito, però, si preferiscono i monouso, confezionati singolarmente, usa e getta per ridurre il rischio di trasmissione di microorganismi tra i pazienti.

Come accennato, serve all’otorinolaringoiatra per osservare il cavo orale e la faringe del paziente durante la visita di controllo. Basterà poggiare lo strumento sulla superficie della lingua esercitando una lieve pressione verso il basso. Appiattendo meccanicamente la lingua contro il pavimento orale, il medico potrà esaminare meglio cavo orale, laringe e faringe.

L’abbassalingua è doloroso o pericoloso?

L’utilizzo di questo strumento è semplice, assolutamente indolore e sicuro

Il professionista farà attenzione a non appoggiare lo strumento troppo vicino alla base della lingua rischiando di sfiorare l’ugola per evitare reazioni indesiderate del paziente come vomito o tosse.

Il paziente potrebbe avere la bocca dolente a causa di un disturbo: in questo caso, il medico dovrà prestare particolare attenzione per ridurre al minimo il dolore quando posiziona lo strumento.

Lo specialista, durante la visita, non appena inserisce l’abbassalingua chiede al paziente l’enunciazione della lettera A. Perché? Serve a far vibrare l’ugola consentendo al paziente di mantenere automaticamente la posizione abbassata della lingua. In questo modo, si otterrà una maggiore apertura della bocca, quindi più visibilità per il medico.

Tre tipologie di abbassalingua

La tipica forma di un abbassalingua è allungata e piatta con estremità arrotondata per questioni di sicurezza del paziente.

Tra i vari modelli di abbassalingua, in uno studio medico funzionale non possono mancare tre tipologie principali di abbassalingua:

  • Per bambini: questi strumenti pediatrici sono monouso, confezionati all’interno di una bustina trasparente, realizzati in plastica colorata con sagome di animali per allentare la tensione del bambino durante la visita e renderla il più possibile gradevole e divertente, spingendolo a collaborare. Certe aziende producono abbassalingua aromatizzati per i bambini: gli aromi comuni sono ciliegia e uva;
  • In acciaio inox, modello per gli adulti. Si poggia sulla parte superiore della lingua per dar modo allo specialista di osservare ed ispezionare il cavo orale e la faringe del paziente. Esiste la variante con illuminazione, una luce guidata che si attiva automaticamente una volta introdotto lo strumento per illuminare la gola assicurando un’ispezione rapida;
  • In legno (betulla, in genere), sempre monouso, con bordi arrotondati e rifiniti con cura.
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