La coccigodinia si traduce in dolore al coccige, un sintomo da non sottovalutare indipendentemente dalla gravità. Colpisce il coccige, alla base dell’osso sacro, il tratto finale della spina dorsale ed interessa soprattutto le donne con un’età media di 40 anni. In gran parte dei casi, è dovuto ad una mobilità anomala del coccige che ha un ruolo importante nella mobilità.
In caso di disfunzioni, possono insorgere infiammazione cronica, dolore e degenerazione dei tessuti circostanti. Questa patologia può diventare invalidante, se trascurata o mal curata.
Scopri sintomi, cause e le migliori cure per ridurre o risolvere il problema.
Coccigodinia: possibili cause
Le possibili cause del dolore al coccige sono numerose e diverse tra loro.
Tra queste, citiamo:
- Traumi diretti al coccige;
- Artrosi;
- Patologie reumatiche come l’artrite;
- Lesioni dovute a sforzi o movimenti ripetuti e prolungati della regione sacro-coccigea;
- Problemi posturali e squilibri della colonna vertebrale;
- Sperone osseo;
- Gravidanza e parto;
- Sovrappeso e obesità;
- Infezioni nell’area ano-rettale;
- Fistola anale;
- Cisti pilonidale o sacro-coccigea, cisti di Tarlov;
- Radici nervose compresse;
- Spondilolistesi;
- Sacroileite;
- Infiammazione del nervo sciatico;
- Virus dell’herpes (neurotropo) che coinvolge nervo pudendo e coccige;
- Tumori come osteosarcoma e teratoma sacro-coccigeo (in casi rari).
A volte, la coccigodinia è asintomatica.
Dolore al coccige: sintomi associati e diagnosi
Il dolore al coccige è accompagnato da altri sintomi come:
- Dolore a gambe, fianchi, glutei;
- Mal di schiena sopra le natiche;
- Altri tipi di dolore prima e durante l’evacuazione o durante il rapporto sessuale (dispaurenia);
- Gonfiore, edema in caso di evento traumatico diretto;
- Ematoma a seguito di lacerazione dei tessuti;
- Stipsi, evacuazione incompleta;
- Aumento del dolore mestruale nelle donne.
Il dolore al coccige (acuto o cronico) si avverte alla palpazione oppure quando il soggetto colpito si inchina, si alza dalla sedia, si siede su una superficie dura. Può provare fastidio e dolore anche in posizione eretta o durante la deambulazione (nei casi più gravi).
Se trascurato, generalmente, il dolore al coccige tende a peggiorare. In certi casi, regredisce spontaneamente per, poi, ripresentarsi dopo anni.
La diagnosi prevede anamnesi, esame obiettivo, radiografia standard, TAC (per sospetto di frattura o problema viscerale), Risonanza Magnetica Nucleare (se si sospetta un’infezione), scintigrafia ossea e analisi del sangue per escludere la presenza di un tumore.
Dolore al coccige: terapia conservativa
Nella fase acuta, il dolore al coccige deve essere trattato con la terapia conservativa prescritta dal medico:
- Riposo;
- Applicazione di ghiaccio 3-4 volte al giorno sull’area interessata (15-20 minuti ad applicazione);
- Farmaci antidolorifici, FANS (antinfiammatori non steroidei) e miorilassanti (in caso di contratture muscolari);
- Infiltrazioni di FANS nella zona sacro-coccigea o di corticosteroidi per contrastare l’infiammazione;
- Iniezioni di bupivacaina (anestetico locale) in caso di forte dolore.
Il medico consiglierà, inoltre, l’uso di sedie ergonomiche o cuscino ortopedico in memory foam per evitare eccessive pressioni sul coccige e adottare una corretta postura. Un deficit posturale può risvegliare il dolore al coccige.
Nei casi in cui i sintomi non rispondono alla terapia conservativa, può risultare necessario l’intervento chirurgico per asportare il coccige (coccigectomia) o riparare le strutture danneggiate.
Coccigodinia: i migliori trattamenti in Fisioterapia e Riabilitazione
In fase sub-acuta la Fisioterapia d’avanguardia offre i migliori trattamenti strumentali (Onde d’Urto, Tecarterapia, Laser Yag ad Alta Potenza) per eliminare i sintomi dolorosi.
Prima di scegliere il trattamento fisioterapico più idoneo, il fisioterapista effettuerà una valutazione globale e distrettuale del paziente per pianificare una terapia mirata e personalizzata.
Altrettanto importanti sono la terapia manuale osteopatica (la più indicata per la coccigodinia) con manovre di riposizionamento coccigeo (se l’osso coccigeo è dislocato, deviato) che soltanto uno specialista qualificato può eseguire. L’Osteopata esegue manipolazioni, trazioni e manovre delicate su rachide ed ossa del bacino per ristabilire la postura e rilasciare muscoli e legamenti che si inseriscono nel coccige. Può intervenire anche per trattare disfunzioni del pavimento pelvico.
Oltre all’Osteopata, è molto utile l’intervento del Massoterapista che esegue mobilizzazioni manuali su bacino e tratto lombare e massaggi decontratturanti.
In seguito, gli esercizi terapeutici di allungamento e rinforzo muscolare serviranno a completare e stabilizzare la terapia manuale per evitare recidive.
Curare il dolore al coccige con la correzione della postura
Spesso, per curare in modo mirato la coccigodinia, bisogna indagare anche sulla postura: i deficit posturali possono causare dolori al coccige. Il modo migliore per verificare le condizioni posturali del paziente è effettuare l’esame Baropodometrico.
Se dall’esame emergeranno problemi posturali, il fisioterapista raccomanderà al paziente l’unico metodo in grado di riequilibrare la postura globale: il metodo Mézières, noto anche come Rieducazione Posturale Globale. Attraverso un allungamento graduale della catena muscolare posteriore, questo percorso riabilitativo a fini terapeutici e preventivi ristabilisce la postura corretta di tutta la colonna vertebrale, degli arti superiori e inferiori. Il metodo Mézières riposiziona le articolazioni ristabilendo la funzionalità ottimale per evitare recidive.