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insufficienza venosa

Insufficienze venose croniche, profonde e passeggere – Guida avanzata

Indice articolo

L’insufficienza venosa è una patologia caratterizzata dalla difficoltà di circolazione del sangue verso il cuore. Interessa gli arti inferiori e può insorgere per svariate cause. Esistono insufficienze venose croniche, profonde e passeggere. In ogni caso, si consiglia di non trascurare il problema e di intervenire tempestivamente con diagnosi precoci per individuare una cura adeguata al caso.

Un’insufficienza venosa trascurata o mal curata può portare complicanze, da gonfiore e macchie cutanee all’aumento della pressione nei capillari fino al rischio di formazione di trombi.

Insufficienze venose: tipologie

Come accennato, esistono insufficienze venose croniche, profonde e passeggere: sono queste le tre principali tipologie.

In caso di insufficienza venosa cronica, il sangue nelle vene non è in grado di ritornare al cuore: si blocca negli arti inferiori creando ristagni. Il problema è dovuto alla dilatazione delle pareti venose ed è associato al sovrappeso e all’obesità.

L’insufficienza venosa profonda deriva dall’ostruzione di una vena per la formazione di un grumo di sangue (trombo). Questa patologia crea seri problemi di ritorno venoso e necessita di una cura a base di farmaci anticoagulanti.

L’insufficienza venosa passeggera, come suggerisce il nome, non è dovuta ad una malattia vera e propria ed in genere tende a svanire da sé. Ad ogni modo, si consiglia di monitorare periodicamente questa problematica consultando il medico.

Sintomi dell’insufficienza venosa e complicanze

I sintomi dell’insufficienza venosa dipendono dalla gravità della patologia:

  • Gambe gonfie e pesanti;
  • Formicolio e prurito generalizzato agli arti inferiori;
  • Crampi ai polpacci;
  • Flebite;
  • Rossori e pigmentazione (macchie);
  • Ispessimento della cute;
  • Ulcere cutanee;
  • Vene varicose e varici;
  • Lupus.

Se la patologia viene trascurata e non monitorata, può causare la sindrome da gambe senza riposo, episodi di ischemia, trombosi, distrofie della pelle, cellulite batterica. 

L’insufficienza venosa viene diagnosticata con l’esame ecocolor doppler.

Insufficienze venose: cause e fattori di rischio

Le donne sono particolarmente soggette all’insufficienza venosa, soprattutto dopo i 50 anni.

In termini di cause, si distinguono l’insufficienza venosa funzionale (dovuta a vita sedentaria, mobilità ridotta degli arti o lavoro eccessivo, sovraccarico delle vene) e l’insufficienza venosa organica (derivante da patologie delle vene come dermatite da stasi, varici, insufficienza venosa profonda, sindrome delle gambe senza riposo).

I soggetti più a rischio sono le persone che fumano, obese, affette da ipertensione, sedentarie, che lavorano per molte ore in piedi o con una precedente storia di trombosi. 

Un particolare fattore di rischio per le donne è la pillola anticoncezionale e farmaci di tipo estrogenico.

Come combattere le insufficienze venose: rimedi efficaci

Per contrastare l’insufficienza venosa, intervengono le buone pratiche, terapie farmacologiche e fisioterapiche, l’utilizzo di dispositivi pensati per questo problema.

Riguardo alle cure farmacologiche, il medico può prescrivere anticoagulanti per uso topico, profibrinolitici, flebotonici, iniezioni di sostanze sclerosanti come il sodio tetradecil solfato che migliora il circolo ematico.

Il medico raccomanderà al paziente anche di indossare calze elastiche a compressione graduata mantenendo sollevate le gambe per prevenire/gestire le vene varicose, il ristagno di sangue nei capillari. In commercio esistono calze elastiche, medicali e preventive, antitrombo e stimolanti della circolazione sanguigna in base alle esigenze: consigliamo di scegliere prodotti certificati e di qualità.

E’ importante anche mantenersi attivi (bastano 30 minuti di passeggiata al giorno), mantenere il peso forma, bere molta acqua, muovere spesso le gambe, seguire uno stile di vita corretto e una dieta appropriata evitando alcol e fumo.

In caso di insufficienza venosa grave, associata ad ulcerazioni cutanee ed ispessimento patologico della pelle, si valuta l’intervento chirurgico scegliendo fra vari trattamenti: rimozione della porzione venosa malata, valvuloplastica, Laserterapia, ablazione con Radiofrequenza.

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