L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione patologico, caratterizzato dalla dilatazione permanente delle vene, specie degli arti inferiori. Dalle estremità le vene non veicolano sufficienti quantità di sangue al cuore.
E’ fondamentale conoscere i sintomi, le cause e sottoporsi ad una diagnosi precoce ed accurata per evitare complicanze gravi: ischemia, ulcerazioni cutanee, varicoflebite, cellulite batterica, distrofie cutanee (xerosi cutanea). Come curare l’insufficienza venosa?
Insufficienza venosa: cause, classi
I principali fattori di rischio sono:
- Sesso femminile;
- Vita sedentaria;
- Età avanzata;
- Familiarità, fattore genetico;
- Gravidanza;
- Sovrappeso e obesità;
- Attività lavorative che costringono a stare in piedi per molte ore al giorno.
Esistono varie classi in termini di gravità dell’insufficienza venosa ovvero Classe:
- 0: assenza di segni palpabili o visibili;
- 1: presenza di vene reticolari;
- 2: comparsa delle vene varicose;
- 3: edema;
- 4: pigmentazione, eczema, ipodermite;
- 5: con i segni della classe 5 cui si aggiungono ulcere cicatrizzate;
- 6: stessi segni della classe 4 con ulcere in fase attiva.
Sintomi tipici
L’insufficienza venosa si manifesta con sintomi tipici, variabili a seconda della gravità del disturbo:
- Gambe e caviglia gonfie e sensazione di pesantezza;
- Crampi ai polpacci, soprattutto durante il riposo notturno;
- Comparsa di macchie scure sulla pelle;
- Dilatazione delle vene superficiali;
- Dolore in corrispondenza di una vena varicosa o dilatata, che peggiora dopo essere stati in piedi o seduti per molto tempo;
- Edema periferico;
- Formicolii alle gambe;
- Sensazione di bruciore alle gambe;
- Comparsa di vene varicose e varici di colore blu o viola scuro che possono essere sporgenti;
- Flebite (infiammazione delle vene superficiali);
- Ispessimento della pelle nell’area colpita da insufficienza venosa;
- Prurito nell’area della varice;
- Porpora;
- Ulcere cutanee;
- Trombosi venosa profonda (tipica complicanza della flebite).
Diagnosi
La diagnosi richiede, oltre all’esame obiettivo, anche l’ecodoppler: è necessaria una diagnosi differenziale per escludere malattie che causano sintomi simili (vene varicose, ulcere di traumi, allergia da contatto, dermatite da stasi, cellulite batterica, segni cutanei legati a patologie cardiache e renali, ecc.).
Cure e rimedi per l’insufficienza venosa
Il medico sceglierà la terapia più adeguata al singolo caso in base alla gravità dell’insufficienza venosa, alla causa responsabile della patologia ed all’eventuale presenza di altre malattie associate. L’obiettivo è ridurre i sintomi per restituire al paziente una migliore qualità della vita.
E’ altrettanto importante non peggiorare la situazione e migliorare lo stile di vita soprattutto se il paziente è in sovrappeso, obeso, sedentario e segue una dieta sbilanciata. E’ necessario praticare regolare esercizio fisico e seguire una dieta sana ed equilibrata.
Il medico consiglierà di:
- Usare calze elastiche a compressione per ridurre gonfiore e dolore alle gambe;
- Applicare creme ad azione antiedemigena, capillaro-protettiva e decongestionante. Sono indicate creme o pomate a base di equiseto, vite rossa, meliloto, maggiorana, anice, amamelide, ginkgo biloba;
- Non rimanere per lungo tempo in posizione statica o eretta;
- Evitare di rimanere per lunghi periodi in ambienti molto umidi e caldi in quanto questa abitudine favorisce la vasodilatazione;
- Assumere, se necessario, farmaci che alleviano i sintomi (flebotonici, anticoagulanti, fibrilolitici).
In caso di insufficienza venosa accompagnata da ulcere cutanee, dolore invalidante ed ispessimento della pelle, il medico potrebbe consigliare il trattamento chirurgico scegliendo tra vari tipi di intervento: valvuloplastica, ablazione con radiofrequenza e rimozione della parte venosa malata.
Esistono un paio di alternative all’intervento:
- Terapia sclerosante che consiste in un’iniezione in vena di sodio tetradecil solfato per chiudere le vene che richiede l’uso di particolari bendaggi;
- Laserterapia con guida ecografica: utilizza un fascio luminoso continuo, ad elevata intensità e centrato con cui i tessuti vengono sezionati o distrutti.
Fisioterapia: come agisce Flowave 2
In Fisioterapia, uno strumento d’elezione per l’insufficienza venosa è Flowave 2, un dispositivo elettromedicale con caratteristiche innovative nell’ambito riabilitativo, in particolare per il sistema vascolare, linfatico e post-traumatico.
Questo apparecchio genera un sistema d’onda modulato che indirizza ed accelera in modo attivo la ricaptazione proteica. Aumenta la concentrazione di ossigeno nei tessuti lesionati e rieduca la funzione del sistema veno-linfatico. E’ fortemente raccomandato in caso di insufficienza venosa cronica.