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corsetto lombare

Corsetto lombare: guida alla scelta e all’uso

Per scegliere il supporto più adatto ai diversi disturbi alla schiena, è importante conoscere la differenza tra busto ortopedico e corsetto lombare. Esistono differenze sostanziali tra queste due tipologie di ortesi.

I busti ortopedici servono a correggere le deformità della colonna vertebrale, a risolvere patologie responsabili di deformità della spina dorsale (cifosi, scoliosi, varie patologie artrosiche). Sono indicati anche per fratture vertebrali lombari e dorsali o in caso di cedimenti vertebrali (osteoporosi). Il busto può essere semirigido o rigido in base alla patologia da trattare ed alle esigenze dell’utente.

I corsetti lombari hanno la precisa funzione di supportare la schiena riducendo il carico sulle vertebre, alleviando la tensione e dando sollievo al dolore lombare o lombo-sacrale. Il corsetto viene utilizzato da chi necessita di mantenere una postura corretta, ad esempio da chi trascorre molte ore al computer. E’ un supporto ideale anche per chi lavora con carichi pesanti: in questo caso, oltre al sostegno, il corsetto ha una funzione defaticante, serve a far lavorare correttamente la schiena evitando sforzi e movimenti che potrebbero provocare ernie e dolori. 

In sintesi, il busto ortopedico corregge, mentre il corsetto lombare sostiene.

In questa guida alla scelta del corsetto più adatto al tuo problema, ti spieghiamo come si usa.

Corsetto lombare: tipologie, materiali

I corsetti lombari sono dispositivi esterni che hanno la funzione di limitare il movimento della colonna lombare: forniscono supporto e stabilità alla regione costituita dalle 5 vertebre (parte bassa della schiena) senza impedire i normali movimenti del tronco e della schiena.

Esistono tre differenti tipologie di corsetto lombare: 

  • Flessibile per lievi lombalgie e instabilità lombari. Supporta i muscoli consentendo un’ampia libertà di movimento;
  • Semirigido, che combina elementi di ortesi rigide e flessibili: ad esempio, una cintura lombare flessibile che include inserti di plastica o un’imbottitura aggiuntiva; 
  • Rigido: limita la libertà di movimento rispetto a quello flessibile in quanto deve garantire un supporto maggiore. E’ costituito da un robusto strato di cotone o tela con pannelli rigidi alla parte anteriore, posteriore o ai due lati del tutore. Alcuni modelli presentano barre di metallo o plastica dura che coprono la parte esterna del corsetto. Il corsetto rigido ha anche la funzione di favorire la guarigione dopo un infortunio o un intervento chirurgico ed è indicato per patologie come spondilolisi, osteoartrite, ernia, spondilolistesi istmica, fratture da compressione vertebrale.

I materiali utilizzati per realizzare i corsetti lombari sono gomma, nylon, cotone elastico e plastica modellata.

Visto che andranno indossati per molte ore al giorno e per un periodo medio-lungo, si raccomanda di scegliere supporti realizzati con materiali di qualità.

Corsetto lombare: guida alla scelta

Prima di acquistare un corsetto lombare, è necessario consultarsi con il medico ortopedico. Bisogna conoscere il disturbo di cui si soffre ed il grado di curvatura della schiena. E’ importante scegliere anche in base al tipo di lavoro svolto e di utilizzo desiderato.

Ad esempio, chi lavora in ufficio dovrebbe optare per un corsetto elastico in grado di sostenere la schiena e che aiuti la colonna vertebrale a non curvarsi durante l’attività.

Il corsetto rigido è pensato per supportare al massimo la schiena: è indicato per patologie e disturbi più gravi che necessitano di maggiore stabilità.

Chi svolge un lavoro pesante avrà bisogno di un corsetto dinamico. Questo tipo di corsetto riesce ad allentare la tensione sulla schiena favorendo la sua funzionalità: previene dolori lombari ed ernie senza impedire i movimenti naturali della schiena.

Corsetto lombare: come si usa, consigli

Il fattore più importante nell’uso del corsetto è l’aderenza corretta per la massima efficacia. Se un corsetto rigido, ad esempio, risulta scomodo o troppo ingombrante, occorre consultare il medico ortopedico per apportare modifiche.

Di regola, il corsetto rigido deve essere indossato per brevi periodi, altrimenti si rischiano problemi di dipendenza o, addirittura, di atrofia muscolare, indebolimento della schiena, lesioni e l’acutizzarsi del dolore.

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