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Calze compressive: pro e contro

Indice articolo

Il mercato delle calze compressive è cresciuto a dismisura negli ultimi anni per esigenze mediche e di comfort. La forza di compressione esercitata sulle gambe migliora indubbiamente il flusso sanguigno venoso e dona benessere ma, proprio in relazione alla compressione, bisogna valutare i pro e contro prima dell’acquisto.

Le calze a compressione graduata riducono dolore e gonfiore alle gambe in caso di insufficienza venosa ed il rischio di trombosi venosa profonda, ma bisogna anche conoscere le controindicazioni e gli effetti indesiderati, certi rischi che si possono correre. La prescrizione medica è importante proprio per questo. 

Ecco quali sono i pro e contro delle calze compressive.

L’azione graduata delle calze compressive

Le calze a compressione graduata (o compressive), note anche come calze elastiche o contenitive, sono dispositivi terapeutici indicati a chi soffre di problemi alle gambe o rimane in piedi per molte ore.

Favoriscono il ritorno del sangue venoso fino al cuore. La compressione (suddivisa in 4 classi a seconda delle esigenze del paziente) è massima alla caviglia: diminuisce gradualmente verso l’alto fino alla coscia o al ginocchio. E’ la progressiva riduzione della pressione esercitata dal basso verso l’alto a migliorare la circolazione venosa.

Le patologie delle gambe i cui sintomi possono essere alleviati dalle calze compressive sono edema (gonfiore), insufficienza venosa cronica, trombosi venosa profonda, vene varicose, flebite, linfedema, ulcere venose, ipotensione ortostatica.

I ‘pro’ delle calze compressive

Le calze a compressione graduata non permettono la guarigione da certe patologie alle gambe ma possono rallentare sintomi come gonfiore, senso di pesantezza, dolore. In particolare, la compressione fisica delle vene potenzia l’efficacia delle terapie prescritte per la cura di alcune patologie.

I benefici apportati dalle calze compressive sono diversi e tutti importanti:

  • Prevengono la comparsa delle vene varicose riducendo il rischio del 60%. La loro azione si può paragonare più o meno a quella dei farmaci flebologici;
  • Offrono supporto allo stadio iniziale di malattie che colpiscono le gambe;
  • A seguito di interventi chirurgici (in particolare scleroterapia e interventi per le varici), riducono il carico;
  • Prevengono la cellulite su cosce e glutei stimolando gli scambi intercellulari;
  • Supportano le donne in gravidanza contro gli effetti ormonali che possono aumentare il rischio di vene varicose ed i soggetti che non possono sottoporsi ad interventi chirurgici. 

In base al disturbo di ogni singolo paziente, il medico prescriverà il modello e la misura calcolata in millimetri di mercurio (mmHg) delle calze contenitive.

I ‘contro’ delle calze a compressione graduata

Dopo aver passato in rassegna i grandi vantaggi delle calze compressive, è doveroso evidenziare i ‘contro’.

Il preventivo parere del medico per l’uso delle calze è essenziale in quanto esistono controindicazioni in caso di:

  • Insufficienza cardiaca;
  • Flebite settica;
  • Arteriopatia periferica avanzata;
  • Neuropatia periferica;
  • Infiammazione della pelle e dei tessuti molli delle gambe, tra cui cancrena e cellulite infettiva grave;
  • Allergia alle fibre del tessuto;

Bisogna valutare, inoltre, gli effetti indesiderati e certi rischi che si possono correre usando le calze a compressione graduata.

E’ di fondamentale importanza scegliere il modello e la taglia più adatti alle proprie esigenze. Una pressione eccessiva o non uniformemente distribuita per vari motivi (misura piccola, modello non idoneo, utilizzo sbagliato della calza può provocare lesioni della pelle soprattutto se si tratta di persone con pelle fragile e sottile, malnutrite, anziane.

In più, un uso prolungato potrebbe causare reazioni infiammatorie ed è per questo che è preferibile non indossarle nelle ore notturne. In genere, si considera non necessario tenere le calze compressive di notte, ad esclusione dei pazienti allettati che indossano calze specifiche antitrombo h24.

Si raccomanda di rivolgersi subito al medico in presenza dei seguenti sintomi:

  • Formicolio, dolore, intorpidimento alla gamba o al piede;
  • Temperatura o colore alterati di piede e gamba, ad esempio se diventano freddi, pallidi o cianotici (bluastri);
  • Eruzione cutanea, possibile segno di allergia alle fibre elastiche.
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