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Borsite anca

In generale, la borsite è l’infiammazione della borsa sierosa di un’articolazione. In particolare, la borsite anca va a colpire la borsa del gran trocantere, ovvero la tuberosità ossea esterna del femore. In questa area si inseriscono i tendini dei muscoli rotatori.

La ‘borsa’ contiene liquido sinoviale: funziona da ammortizzatore, riduce l’attrito e la frizione nelle articolazioni soggette a forza di gravità come ginocchio e anca.

La borsite all’anca (nota anche come borsite pertrocanterica o trocanterite) colpisce maggiormente le donne, sedentari e sportivi che eseguono gesti ripetuti in modo scorretto. Spesso, la trocanterite è associata ad una patologia di tipo meccanico, sovraccarico funzionale ed infiammazione tendinea.

La borsite provoca dolore che peggiora col movimento, infiammazione, deficit motorio.

Quali sono i sintomi e le cause? Come curare al meglio la borsite anca?

Borsite anca: cause e sintomi

La borsite colpisce, in particolare, determinate articolazioni soggette a forza di gravità: spalla, calcagno, trocantere (anca), rotulea, cisti di Baker, gomito (oleocrano).

Sono soggetti a borsite uomini e donne (soprattutto queste ultime) in età compresa tra i 30 e i 65 anni.

Come si manifesta la trocanterite?

I sintomi tipici della borsite anca sono:

  • Dolore sempre presente all’anca ed ai muscoli della regione glutea, non all’inguine. Viene riacutizzato durante il movimento, in particolare quando si sale e si scende (scale, auto, ecc.);
  • Limitazione funzionale dell’arto;
  • Calore, gonfiore e dolore alla palpazione dell’arto coinvolto.

Le principali cause responsabili di borsite all’anca sono:

  • Trauma diretto;
  • Artrosi (coxartrosi, ovvero artrosi anca);
  • Sovraccarico per movimenti ripetuti;
  • Artrite reumatoide;
  • Eterometria degli arti inferiori;
  • Obesità;
  • Piedi piatti;
  • Patologie discali lombari.

Diagnosi

La diagnosi viene, generalmente, eseguita tramite esame obiettivo con la digito-palpazione del trocantere per individuare l’area gonfia e calda. Il medico osserverà l’eventuale limitazione della mobilità articolare dell’anca. Lo specialista eseguirà specifici test per valutare tre fattori: integrità tendinea, risposta muscolare e mobilità articolare.

Per accertamenti, il medico prescriverà una Risonanza magnetica, un’ecografia o una radiografia per valutare la presenza di calcificazioni ossee e tendinee o di artrosi.

In base all’esito della valutazione, il medico indicherà la terapia più adeguata al singolo caso.

Borsite pertrocanterica: farmaci e Fisioterapia

La terapia conservativa per intervenire sulla borsite anca prevede:

  • Farmaci antidolorifici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e, in caso di forte dolore, infiltrazioni di corticosteroidi;
  • Fisioterapia: trattamenti con crioterapia, tecarterapia, laser ad alta potenza, ionoforesi, onde d’urto. Queste applicazioni di tipo strumentale servono a ridurre infiammazione e dolore, decontratturare i muscoli, migliorare l’elasticità dei tessuti e la mobilità articolare. La fisioterapia prevede anche esercizi di riabilitazione per migliorare il tono-trofismo muscolare e la mobilità articolare dell’area colpita.

Gli esercizi proposti dal fisioterapista prevedono allungamento muscolare, stretching, rinforzo isometrico ed eccentrico, manipolazioni, esercizi posturali Mezieres.

Una volta superata la fase acuta si procederà con la valutazione del paziente nella sua globalità. Questo servirà a pianificare un programma terapeutico finalizzato alla risoluzione della causa responsabile della borsite all’anca. La valutazione viene effettuata con il prezioso aiuto di un posturologo o un osteopata.

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